venerdì 22 aprile 2016

Stonewall of Roland Emmerich

Ciao ragazze e ragazzi,
oggi sono qui a parlarvi di un argomento che non mi è solito trattare, ovvero i film.
Amo andare al cinema, mi rilassa e mi permette di staccare la testa dai pensieri.
A tenermi incollata al grande schermo maggiormente, sono i film drammatici, thriller e horror ed oggi, voglio parlarvi in anteprima di un film drammatico in uscita nelle sale italiane il 5 maggio 2016:
Stonewall, una nuova creazione di Roland Emmerich, già regista di due grandi capolavori cinematografici quali "Indipendence Day" e "The Day After Tomorrow".





Stonewall è un film, che prende il nome dal bar Stonewall Inn (da cui ebbero inizio gli omonimi moti del 1969), ruota attorno alle vicende dei due protagonisti interpretati da Jeremy Irvine e Jonathan Rhys-Meyers sullo sfondo di una New York alle soglie degli anni ’70, un po’ sporca e un po’ ribelle e ancora in cerca di una propria identità.
O forse alla ricerca della propria identità sono proprio i ragazzi di Emmerich, poco più che adolescenti alle prese con i problemi che tutti – chi prima e chi dopo – ci siamo trovati ad affrontare: incomprensioni con i genitori, bisogno di affermazione, necessità di trovare una collocazione nel mondo. I ragazzi di Stonewall sono innanzitutto questo e non potevano sapere che il loro coraggio avrebbe messo in discussione l’intera opinione pubblica mondiale in una contesa che perdura tutt’oggi.
Negli anni ’70 infatti essere omosessuale – o peggio – transessuale non era visto di buon occhio.
Da parte della società non c’era spazio per altro che non fosse disgusto, ribrezzo, rifiuto.
Tutte tematiche che al giorno d’oggi risultano attuali e ancora non superate.
L’unica cosa che era rimasta a questi ragazzi era la fame di rivalsa, e così è stato: Emmerich ha raccontato una storia che potremmo dire ispirata agli avvenimenti storici accaduti a New York nei pressi dello Stonewall Inn, ma non si trova corretto considerarla una riproduzione infedele dal punto di vista della realtà dei fatti.
Si tratta più che altro di una interpretazione personale, un coraggioso tentativo di voler maneggiare un argomento quanto mai delicato in questi giorni – come quello del mondo LGBT – provando a lasciare agli spettatori la possibilità di immedesimarsi nella rabbia e nella volontà dei protagonisti nel lottare per la conquista dei propri diritti.

Vi lascio in anteprima un breve video riguardante il film:






Personalmente trovo il film molto interessante, e soprattutto deciso a raccontare una tematica difficile e sempre più attuale, verso la quale c'è ancora tanta ignoranza: l'omofobia.
Trovo meraviglioso che un film possa provare a spiegare a chi ha ancora difficoltà ad accettare l'omofobia che questa, non è una malattia della quale cercare di non ammalarsi.
L'amore è amore e non esiste età, colore della pelle nè tantomeno sesso.
Vi invito quindi ad andare a vedere questo film e a farmi sapere poi la vostra opinione al riguardo!

Giada

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